Il fallimento dell'impero by Noel Lensky

autore:Noel Lensky [Lensky, Noel & Coloru, O.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Historical, History, Ancient, General
ISBN: 9788899470593
Google: cGSYxQEACAAJ
editore: 21 Editore
pubblicato: 2019-05-22T22:00:00+00:00

Leggi sul reclutamento e manodopera militare

Le questioni amministrative e militari si riuniscono nell’ambito della manodopera. Il bisogno per un imperatore di rinforzare i ranghi del suo esercito imponeva esigenze sul lavoro e le finanze dei suoi sudditi nel modo più essenziale di tutti. Perciò, prima di concludere l’argomento delle politiche amministrative di Valentiniano e Valente per dedicarci a questioni più strettamente militari nell’ultimo capitolo, è importante esaminare i vincoli imposti a entrambi gli imperatori, e in particolare a Valente, dalle difficoltà nel reclutamento di soldati. Qui ci renderemo conto che la questione, più di ogni altra, prepararò sotto molti aspetti il terreno per la serie di avvenimenti che alla fine condussero alla disfatta di Valente ad Adrianopoli.

Ammiano ci dice che Valentiniano e Valente si divisero l’esercito a Naisso nel 364271. La maggior parte delle truppe con cui stavano lavorando era quanto restava del corpo di spedizione che Giuliano aveva condotto in Persia l’estate precedente. Queste costituivano il nerbo delle unità mobili disponibili, che all’epoca erano affidate a comandanti in campo regionali. Ammiano afferma esplicitamente come questa divisione ebbe effetti sugli alti ranghi: quei generali che erano stati in Oriente prima del 361 rimasero con Valente in Oriente; quelli che erano venuti da occidente con Giuliano ritornarono là con Valentiniano. Quanto accadde ai soldati semplici è meno certo perché nessuna fonte superstite descrive in modo esplicito il modo in cui questi fanti e cavalieri furono suddivisi. Tuttavia, se si usano indizi tratti da Ammiano, dall’epigrafia e soprattutto dalla Notitia dignitatum, è possibile stabilire con qualche dettaglio ciò che probabilmente è avvenuto.

Le forze che Valentiniano e Valente si divisero erano formate quasi esclusivamente dalle piccole unità mobili che ormai caratterizzavano l’esercito romano d’Occidente fin dai primi anni del regno di Costantino. Queste unità (non sappiamo il loro nome generico) erano composte da una media di 1.000 uomini ciascuna272, spesso tratti dalle reclute barbare. Gli si davano dei nomi pittoreschi, diversi da quelli delle legioni dell’alto impero, e che formavano delle coppie, che in genere operavano all’unisono, come per esempio i Cornuti et Bracchiati. In fin dei conti esse rappresentavano a tutti gli effetti un’estensione della guardia del corpo personale dell’imperatore (comitatus), che a partire da un corpo di soldati d’élite si era trasformata in un’imponente armata mobile (comitatenses)273. Poiché Costantino all’inizio aveva organizzato le sue forze comitatensi mentre si trovava in Occidente e poiché laggiù era sempre più facile arruolare reclute romane e specialmente barbariche, l’Oriente rimase indietro nello sviluppo dei comitatenses. A partire dagli anni ’30 fino agli anni ’60 del quarto secolo Costanzo aveva penato per porre rimedio a questa situazione trasferendo un certo numero di unità mobili del Danubio e del Reno sul teatro orientale delle sue operazioni militari274. In effetti, mentre Giuliano era cesare sul Reno nel 360, Costanzo richiese che quattro delle sue migliori unità comitatensi fossero trasferite in Oriente e che fosse mandata anche una leva di 100 uomini da ognuna delle sue unità rimanenti275.

La sua richiesta provocò un’agitazione tale tra i ranghi dell’esercito di Giuliano che essa accelerò la sua elevazione ad augusto e la marcia finale contro Costanzo nel 361.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.